STATI UNITI D'EUROPA - LA RISPOSTA AI SOVRANISMI DI TUTTI I TIPI . Riflessione di Salvatore Calleri
In questo momento storico europeo denso di elezioni è molto importante fissare un quadro in relazione agli schieramenti che si contrappongono.
La divisione principale tra chi si presenta oggi alle elezioni è tra i nazionalisti da un lato e gli europeisti dall'altro.
I nazionalisti essenzialmente sono dei sovranisti che mettono il loro stato al primo posto dando alla identità nazionale la priorità. Si definiscono patrioti. Sono quindi all'interno del cosidetto sovranismo i più estremi.
La visione nazionalista è trasversale al concetto di sinistra e destra in quanto storicamente abbiamo avuto nazionalismi con entrambe le matrici politiche.
Gli europeisti sono una categoria all'interno dei cosiddetti sovranazionalisti, ossia di chi crede nel superamento della forma nazione. Al loro interno vi sono visioni diverse. Qualcuno predilige la forma di unione confederale che mantiene comunque in piedi un sovranismo seppur limitato, altri preferiscono la forma federale più avanzata in prospettiva sul modello cantonale svizzero piuttosto che sul modello americano, la quale in qualche modo supera il sovranismo nazionale sostituendolo con una idea di stato moderno ed avanzato.
Oltre alle suddette categorie vi sono gli indipendentisti e gli autonomisti. Tali gruppi sono sempre più spesso da annoverare alle categorie degli europeisti federalisti piuttosto che tra quelle dei nazionalisti sovranisti. Le loro istanze, si pensi in particolare a Catalani e Scozzesi, e pure a Corsi e Sardi, da un punto di vista teorico hanno la possibilità di essere realizzabili più nel caso del modello federalista europeo che in tutti gli altri. Quindi nel tempo le loro istanze nazionaliste sono sfumate e ci si trova di fronte a quello che si potrebbe definire indipendentismo anazionalista.
Anche in queste ultime categorie convergono sia una parte della destra che della sinistra.
Personalmente ritengo che il modello nel quale sia opportuno credere per arrivare ad un avanzamento della umanità sia quello sovranazionale più spinto sul modello federale in cui far convivere le istanze indipendentiste ed autonomiste.
Un modello che si può tranquillamente definire degli Stati Uniti d'Europa e che non a caso piaceva a Churchill, famoso in tal senso il suo intervento del 1947 a Zurigo.
Occorre crederci. I nazionalismi li abbiamo già provati ed hanno portato alle due guerre mondiali. L'europeismo che stiamo provando, ossia il modello confederale della UE lo dobbiamo superare perchè scricchiola... Quindi non ci restano che gli Srati Uniti d'Europa.
Un unico Stato. Una Federazione di Territori. Un unico sistema fiscale. Un solo esercito. Una polizia federale. Una procura antiterrorismo ed antimafia. Un welfare più efficace.
E' arrivato il momento... Penso di si.
La divisione principale tra chi si presenta oggi alle elezioni è tra i nazionalisti da un lato e gli europeisti dall'altro.
I nazionalisti essenzialmente sono dei sovranisti che mettono il loro stato al primo posto dando alla identità nazionale la priorità. Si definiscono patrioti. Sono quindi all'interno del cosidetto sovranismo i più estremi.
La visione nazionalista è trasversale al concetto di sinistra e destra in quanto storicamente abbiamo avuto nazionalismi con entrambe le matrici politiche.
Gli europeisti sono una categoria all'interno dei cosiddetti sovranazionalisti, ossia di chi crede nel superamento della forma nazione. Al loro interno vi sono visioni diverse. Qualcuno predilige la forma di unione confederale che mantiene comunque in piedi un sovranismo seppur limitato, altri preferiscono la forma federale più avanzata in prospettiva sul modello cantonale svizzero piuttosto che sul modello americano, la quale in qualche modo supera il sovranismo nazionale sostituendolo con una idea di stato moderno ed avanzato.
Oltre alle suddette categorie vi sono gli indipendentisti e gli autonomisti. Tali gruppi sono sempre più spesso da annoverare alle categorie degli europeisti federalisti piuttosto che tra quelle dei nazionalisti sovranisti. Le loro istanze, si pensi in particolare a Catalani e Scozzesi, e pure a Corsi e Sardi, da un punto di vista teorico hanno la possibilità di essere realizzabili più nel caso del modello federalista europeo che in tutti gli altri. Quindi nel tempo le loro istanze nazionaliste sono sfumate e ci si trova di fronte a quello che si potrebbe definire indipendentismo anazionalista.
Anche in queste ultime categorie convergono sia una parte della destra che della sinistra.
Personalmente ritengo che il modello nel quale sia opportuno credere per arrivare ad un avanzamento della umanità sia quello sovranazionale più spinto sul modello federale in cui far convivere le istanze indipendentiste ed autonomiste.
Un modello che si può tranquillamente definire degli Stati Uniti d'Europa e che non a caso piaceva a Churchill, famoso in tal senso il suo intervento del 1947 a Zurigo.
Occorre crederci. I nazionalismi li abbiamo già provati ed hanno portato alle due guerre mondiali. L'europeismo che stiamo provando, ossia il modello confederale della UE lo dobbiamo superare perchè scricchiola... Quindi non ci restano che gli Srati Uniti d'Europa.
Un unico Stato. Una Federazione di Territori. Un unico sistema fiscale. Un solo esercito. Una polizia federale. Una procura antiterrorismo ed antimafia. Un welfare più efficace.
E' arrivato il momento... Penso di si.
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