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A 70 ANNI DALLA STORICA DICHIARAZIONE SCHUMAN. VERSO GLI STATI UNITI D'EUROPA, CON BUONA PACE DEI MODELLI SOVRANISTI di Salvo Olivo


'' L'Europa delle nazioni, dilaniata da se stessa nel secondo conflitto mondiale, vittima delle mire imperialiste di alcuni Stati, aveva necessità di ricucire le ferite.
Cominciare a costruire un sogno con l'obiettivo di un'Unione politica ed economica solidale e pacifica, queste le priorità che 70 anni fa misero le basi per costituire un soggetto fondamentale per gli anni a venire.
L'Italia fu determinante.
Siamo di fronte ad una stagione, nella quale il contrasto a quei principi fondativi ha raggiunto livelli di allarme. Sono certo molti gli elementi da modificare nel sistema ma sicuramente non si può prestare il fianco ad una azione che tende a distruggere più che a migliorare.
Il percorso verso un'Europa federale è lungo e arduo, incontra ostacoli ed è contrastato da un euroscetticismo sempre più radicato nonostante le comuni incognite del futuro che aspettano indistintamente tutti noi.
Viviamo nell’era della globalizzazione, le cui contraddizioni hanno generato sempre più diseguaglianze e disparità sociali, spesso si subiscono le conseguenze, senza avere una prospettiva verso il futuro.
Siamo chiamati a giocare la scommessa della lotta al cambiamento climatico, senza avere minimamente coscienza di quanto grave sia in realtà il problema, quando al contrario dovrebbe essere la nostra priorità, a maggior ragione in un momento come questo in cui un’economia basata sulla sostenibilità potrebbe rappresentare un’alternativa validissima per soppiantare un modello, quello consumista, responsabile diretto di tanti, troppi drammi.
Per non parlare infine della rivoluzione digitale e tecnologica che ci investirà nei prossimi anni, una rivoluzione senza precedenti in cui l’uomo, non la macchina, dovrà essere posto al centro La mole di simili sfide è tale da andare molto oltre muri e frontiere.
Questioni di questa portata non potranno mai essere affrontate dalle singole nazioni: con ognuna di esse impegnata a chiudersi in un insensato conservatorismo miope ed egoista l’unico risultato sarà abbandonare l’Europa alla mercè delle grandi potenze di Cina e Stati Uniti. Questa si sarebbe subalternità.
La grave crisi che attraversiamo, e con cui avremo a che fare negli anni a venire, dovrebbe insegnarci il profondo valore della solidarietà e della fratellanza, ideali nati su una piccola isola nell’ “ora più buia”del Vecchio Continente, per i quali si è combattuto che mai nessuno riuscirà a cancellare dalla nostra storia, la storia europea.''

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