In questo momento storico per quanto riguarda la situazione esistente in Europa, va analizzato con la massima attenzione lo scenario internazionale. Partiamo dagli USA in versione Trump che, da un lato usa i dazi come clava e dall'altro mira ad avere con gli stati europei relazioni bilaterali. La Russia di Putin si pone in modo speculare rispetto agli USA con la stessa attenzione al bilateralismo nel rapporto con gli stati. USA e Russia oramai tendono a non prendere in considerazione la UE e la loro politica espansionistica potrebbe essere catalogata come neo-imperiale 2.0. Sia chiaro che tale politica espansionistica è tutto sommato lecita in quanto difende i loro interessi, ma non gradevole e soprattutto poco conveniente per noi europei.
Fuori da questo contesto c'è il gigante politico della Cina che usa verso l'esterno una sorta di moral suasion che si basa sulla sua capacità economica con una particolare attenzione al continente africano.
All'interno della UE in questo momento non regna l'armonia, in primis per la gestione del fenomeno migratorio... Ma non solo. La Germania favorisce anch'essa la bilateralià nei rapporti internazionali ergendosi così a leader UE.
In questo contesto i cittadini europei non contano più e quindi sono ad un bivio: da un lato ci sono gli Stati Uniti D'Europa che sono il contrario dell'attuale UE e dall'altro il ritorno al sovranismo nazionalista.
Con gli Stati Uniti D'Europa si sceglie di contare, con il sovranismo nazionalista i singoli paesi europei verrebbero confinati al bilateralismo con le grandi potenze e quindi al rischio di trasormarsi in c.d. Stati vassalli.
Quindi a mio modesto parere occorre andare verso gli Stati Uniti D'Europa senza alcun indugio.
L’EUROPA È AD UNA DRAMMATICA SVOLTA: ADESSO È IL MOMENTO DI AVERE VISIONE, PROGETTUALITÀ E CONCRETEZZA PER REALIZZARE GLI STATI UNITI D’EUROPA di Giuseppe Lumia
L’EUROPA È AD UNA DRAMMATICA SVOLTA: ADESSO È IL MOMENTO DI AVERE VISIONE, PROGETTUALITÀ E CONCRETEZZA PER REALIZZARE GLI STATI UNITI D’EUROPA di Giuseppe Lumia In questi giorni è più che mai chiaro a tutti noi che il futuro dell’Europa è diventato cruciale. Anche la questione della scelta del percorso da intraprendere per rafforzare la componente della sicurezza militare ci mette di fronte ad un bivio: da una parte c’è la vecchia strada “confederale”, che ci lascia sostanzialmente in balia dell’attuale e inconcludente assetto istituzionale, dall’altra c’è la scelta “federale”, che porta finalmente a completamento il sentirsi e l’essere davvero una realtà coesa e unita. In questo periodo, ogni sfida, ogni questione di fondo ci riporta all’opzione fondamentale da compiere: se rimanere avviluppati nelle contraddizioni attuali, mentre gli Stati Uniti, la Russia, la Cina riscrivono la governance mondiale, oppure sentire il peso della responsabilità interna ed esterna di no...
Ok stati uniti d'Europa... . l'unica via per il vero progresso e per contare...non solo...per eliminare il campanilismo vecchio di secoli esistente che diventa anacronistico e perfino ridicolo...che impedisce appunto una unione vera cui puntavano i padri costituenti la UE. ..
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