9 MAGGIO... NON C'È NULLA DA FESTEGGIARE PER LA UE di Salvatore Calleri


Il 9 maggio è la festa dell'Europa. Ma questo anno appare evidente che non c'è proprio nulla da festeggiare.  Lo dico da federalista europeista convinto. Alla classe dirigente europea mancano i fondamentali geopolitici per festeggiare. Oggi la crisi sistematica e di modello confederale della Unione Europea appare sempre più evidente.

La inefficace gestione dei vaccini. La mancanza di unità sui diritti. L'andare in ordine sparso dei singoli stati su molte questioni prima tra tutte la solidarietà. La mancanza di una linea politica e di una conseguente visione. La Unione Europea anche a Porto nei confronti della proposta rivoluzionaria di Biden sui brevetti dei vaccini ha scelto dopo alcuni ondeggiamenti il mantenimento dello status quo.

Oggi l’Unione Europea che segue il modello confederale non ha chance di sopravvivenza in un mondo a tre Usa, Cina e Russia. Può essere solo vassalla. Una Europa che sceglie il modello federale al contrario avrebbe delle enormi potenzialità e sarebbe il principale alleato democratico degli Usa, ritornati al centro della scena con Biden,  rafforzando l'asse atlantico.

Oggi la Unione Europea per me è come morta... Altro che festeggiamenti. 

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