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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

LE RISORSE E LE SCELTE PER IL RECOVERY FUND: UNA SFIDA DECISIVA PER L’EUROPA E PER L’ITALIA di Giuseppe Lumia

Eppur si muove! Pochi oramai ci speravano ma l’Europa, messa alle strette, dà segnali di risveglio. Finalmente una bella notizia, il Recovery Fund, tanto voluto dagli europeisti soprattutto italiani, comincia a muovere i primi passi. La proposta che si sta delineando e che la Von der Leyen ha presentato al Parlamento europeo ha due notevoli pregi. Il primo è la consistenza finanziaria del Fondo: 750 miliardi di euro. Naturalmente sarebbe stato meglio se fossimo giunti alla cifra dei mille miliardi, ma già questa somma non è per niente da disprezzare. Il secondo è che di questi 750 miliardi ben 500 sono a fondo perduto, mentre 250 miliardi sono prestiti da restituire. In questo caso è da sottolineare la disponibilità dei 500 miliardi a fondo perduto. Primi vagiti di un’Europa che finalmente si è svegliata, dopo le sonnolenze, gli egoismi, i ritardi della prima fase che ha caratterizzato la reazione europea di fronte all’immane sfida e alla tragedia della pandemia da Coronavirus....

A 70 ANNI DALLA STORICA DICHIARAZIONE SCHUMAN. VERSO GLI STATI UNITI D'EUROPA, CON BUONA PACE DEI MODELLI SOVRANISTI di Salvo Olivo

'' L'Europa delle nazioni, dilaniata da se stessa nel secondo conflitto mondiale, vittima delle mire imperialiste di alcuni Stati, aveva necessità di ricucire le ferite. Cominciare a costruire un sogno con l'obiettivo di un'Unione politica ed economica solidale e pacifica, queste le priorità che 70 anni fa misero le basi per costituire un soggetto fondamentale per gli anni a venire. L'Italia fu determinante. Siamo di fronte ad una stagione, nella quale il contrasto a quei principi fondativi ha raggiunto livelli di allarme. Sono certo molti gli elementi da modificare nel sistema ma sicuramente non si può prestare il fianco ad una azione che tende a distruggere più che a migliorare. Il percorso verso un'Europa federale è lungo e arduo, incontra ostacoli ed è contrastato da un euroscetticismo sempre più radicato nonostante le comuni incognite del futuro che aspettano indistintamente tutti noi. Viviamo nell’era della globalizzazione, le cui contraddizion...

SETTANTA ANNI DI UNIONE EUROPEA: TORNIAMO A SOGNARE E PROGETTARE LA COSTITUENTE DEGLI STATI UNITI D’EUROPA di Giuseppe Lumia

Settant’anni fa, il 9 maggio 1950, l’unità Europea gettava le proprie fondamenta. Alla base del progetto c’erano la pace, dopo la seconda guerra mondiale, e la riconciliazione tra Paesi nemici, soprattutto la Francia e la Germania; l’Italia non fu solo spettatrice, ma svolse una funzione da protagonista, sino a sancire un passo decisivo con la firma dei Trattati del 1957 a Roma. Si osò così tanto che lo stesso leader francese Shuman definì un tuffo nell’“ignoto” l’avvio del cammino che attendeva la nascente Comunità Europea. I nostri Spinelli, Rossi e Colorni, reclusi a Ventotene, mentre soffrivano e languivano nel carcere, sognavano e progettavano la nuova Europa. Allo stesso tempo, leader del valore di Adenauer, De Gasperi, Shuman e Churchill rompevano gli indugi e aprivano la storia a una fase senza precedenti, dopo che l’Europa era stata teatro di milioni e milioni di morti, violenze e sofferenze indicibili, privazioni di libertà e continue mortificazioni della dignità umana....