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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Gli Stati Uniti d’Europa per il lavoro e lo sviluppo sostenibile DI GIUSEPPE LUMIA

Europa sì, Europa no, Europa ni. Fortunatamente si discute ancora di Europa.  In effetti in questa campagna elettorale si vola ancora basso. Speriamo che, con l’entrare nel vivo dell’agone competitivo, emergano le grandi visioni e le profonde progettualità adatte a comprendere il cammino che il nostro Paese deve fare, dopo anni ed anni di durissima crisi, per sfruttare al meglio la ripresa e provare a mettere così le ali al sistema Paese. L’Europa deve essere il tema centrale proprio di questa campagna elettorale , anche se può sembrare non molto popolare, bisogna avere il coraggio di “prendere il toro per le corna” e dire chiaramente quello che si pensa dell’Europa e quale idea-progetto-programma si ha del suo futuro. Sulla critica all’Europa attuale si è sostanzialmente concordi.  L’Europa è in mezzo al guado e non sta dando sicuramente una buona prova di sè. Troppo burocratizzata, poca centralità del lavoro e del ceto medio, poco spazio alle professionalità e al meri...

PER UN EUROPA OPEN. Riflessione di Cecilia Carreri

L'Europa Unita non è mai piaciuta a nessuno. L'Europa è composta di Stati molto antichi, con grandi tradizioni del tutto diverse e talvolta incompatibili tra loro. Nel tentativo di crearsi uno spazio economico e finanziario, soprattutto quando il mondo era spaccato tra Russia e USA, e nascevano i primi Paesi emergenti asiatici e del sud America, l'Europa si è data una moneta unica, e tenta affannosamente di creare un sistema bancario unico, e quello economico, tra mercati e contesti produttivi interni. L'Europa, adesso, è soltanto un welfare bancario molto costoso, ma utilizzato per bilanciare e salvaguardare i sistemi bancari e i mercati interni degli Stati aderenti. Per aiutare la nascita di un Governo centrale, e un Parlamento davvero europeo, sarebbe importante uniformare la classe politica su modelli simili di gestione del voto elettorale e degli interessi degli elettori. Se vogliamo un'Europa unita, i politici dovrebbero condividere un'unica sinis...

STATI UNITI D'EUROPA - LA RISPOSTA AI SOVRANISMI DI TUTTI I TIPI . Riflessione di Salvatore Calleri

In questo momento storico europeo denso di elezioni è molto importante fissare un quadro in relazione agli schieramenti che si contrappongono. La divisione principale tra chi si presenta oggi alle elezioni è tra i nazionalisti da un lato e gli europeisti dall'altro. I nazionalisti essenzialmente sono dei sovranisti che mettono il loro stato al primo posto dando alla identità nazionale la priorità. Si definiscono patrioti. Sono quindi all'interno del cosidetto sovranismo i più estremi. La visione nazionalista è trasversale al concetto di sinistra e destra in quanto storicamente abbiamo avuto nazionalismi con entrambe le matrici politiche. Gli europeisti sono una categoria all'interno dei cosiddetti sovranazionalisti, ossia di chi crede nel superamento della forma nazione. Al loro interno vi sono visioni diverse. Qualcuno predilige la forma di unione confederale che mantiene comunque in piedi un sovranismo seppur limitato, altri preferiscono la forma federale più ...