APRIRE LA MENTE DI Claudio Gherardini
Aprire la mente e volare alto per vedere che il futuro esiste solo assieme.
Da un carcere su una isola remota nel 1941 scrissero un testo che, letto anche oggi, fa rabbrividire. Volarono fuori dalle celle, altissimi, e scrissero piccoli fogli non intercettabili per descrivere il futuro potenzialmente radioso di una civiltà europea che sapevano esistere, sotto le macerie della guerra.
Eppure, anche se la loro spinta formidabile è riuscita a sopravvivergli per decenni e a portarci una Europa senza frontiere, la ottusità delle classi politiche succedutesi ha preferito perseguire e educare le nuove generazioni a una Europa delle Nazioni anziché a una Nazione Europea.
Mai come oggi, alla vigilia del patto Trump Putin, e del patto Mosca Pechino, si sente come il lavoro per una Europa Unita sia rimasto incompleto, mentre oggi una Nazione Europea sarebbe stata l'unica in grado di affrontare le sfide immani che ci aspettano.
Pochissimi politici si sono battuti all'estremo per perseguire il progetto degli Stati Uniti D'Europa. Molti hanno parlato senza agire e poi, alcuni, si stanno adeguando a cercare il consenso elettorale imitando e inseguendo i sistemi dei populisti e dei demagoghi che illudono popolazioni non informate e deluse che sono possibili regressioni al periodo di inizio 900. Si crede persino che poter tornare indietro ci riporti a un benessere quasi sempre solo sognato.
Indietro non è possibile tornare anche se fosse una buona idea invece che una colossale falsità. Si va solo avanti e se l'Europa si sbriciola sarà preda di poderosi sciacalli che già da tempo hanno iniziato a pasteggiare ai nostri confini in attesa del pranzo di gala finale.
Altiero Spinelli. Ernesto Rossi, Eugenio Colorni si incontrarono in un carcere e volarono altissimi mentre noi fortunati di aver vissuto un pezzo del loro progetto, stiamo precipitando a picco.
Non resta che sperare che anche i nostri avversari siano sconclusionati come noi, ma ho qualche dubbio in proposito. Moltissimi occidentali sono già ammaliati e innamorati degli uomini forti al potere.
Da un carcere su una isola remota nel 1941 scrissero un testo che, letto anche oggi, fa rabbrividire. Volarono fuori dalle celle, altissimi, e scrissero piccoli fogli non intercettabili per descrivere il futuro potenzialmente radioso di una civiltà europea che sapevano esistere, sotto le macerie della guerra.
Eppure, anche se la loro spinta formidabile è riuscita a sopravvivergli per decenni e a portarci una Europa senza frontiere, la ottusità delle classi politiche succedutesi ha preferito perseguire e educare le nuove generazioni a una Europa delle Nazioni anziché a una Nazione Europea.
Mai come oggi, alla vigilia del patto Trump Putin, e del patto Mosca Pechino, si sente come il lavoro per una Europa Unita sia rimasto incompleto, mentre oggi una Nazione Europea sarebbe stata l'unica in grado di affrontare le sfide immani che ci aspettano.
Pochissimi politici si sono battuti all'estremo per perseguire il progetto degli Stati Uniti D'Europa. Molti hanno parlato senza agire e poi, alcuni, si stanno adeguando a cercare il consenso elettorale imitando e inseguendo i sistemi dei populisti e dei demagoghi che illudono popolazioni non informate e deluse che sono possibili regressioni al periodo di inizio 900. Si crede persino che poter tornare indietro ci riporti a un benessere quasi sempre solo sognato.
Indietro non è possibile tornare anche se fosse una buona idea invece che una colossale falsità. Si va solo avanti e se l'Europa si sbriciola sarà preda di poderosi sciacalli che già da tempo hanno iniziato a pasteggiare ai nostri confini in attesa del pranzo di gala finale.
Altiero Spinelli. Ernesto Rossi, Eugenio Colorni si incontrarono in un carcere e volarono altissimi mentre noi fortunati di aver vissuto un pezzo del loro progetto, stiamo precipitando a picco.
Non resta che sperare che anche i nostri avversari siano sconclusionati come noi, ma ho qualche dubbio in proposito. Moltissimi occidentali sono già ammaliati e innamorati degli uomini forti al potere.
Commenti
Posta un commento