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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Il dibattito sull'Europa riflessione di Simona Orlando

Per una volta voglio lasciare ai “tecnici” dell’analisi economica/finanziaria, dei meccanismi fluttuanti ed altalenanti del mercato;...ai metodici studiosi degli establishments politici amministrativi della situazione in corso. Ancora agli appassionati che fanno di un fatto storico, di un evento, di un accadimento anche banalmente “naturale”, un oggetto di ricerca certosina-investigativa di Benedettiana medioevale memoria. Ben troppe parole sono state spese in questi ultimi mesi, e spesso chiamati a fare lo sforzo di capire il perché e il per come di alcune ostinazioni nel perseguire sempre e comunque il negativo, una dietrologia, la rincorsa all’approvazione di un papabile, perché palpabile data l’emergenza, era dovutamente impossibile, moltitudine elettorale. Potrei elencarli tutti. Già! Gli appigli, le polemiche, i dibattiti, i voltafaccia come gli atteggiamenti da Bianconiglio ( Alice nel Paese delle Meraviglie. Carroll), espressi. Oggi celebro il 23 luglio 2020 approvazione d...

Verso gli Stati Uniti d'Europa e del Mediterraneo? Di Salvatore Calleri

Il Consiglio Europeo con i recovery fund da finanziarsi con gli eurobond ha preso una decisione per una volta federale. Decisione presa dopo scontri feroci tra i cosiddetti paesi frugali. In altri tempi ci sarebbe stata una guerra probabilmente. Nulla sarà più come prima. La Unione Europea come è noto è un modello confederale (imperfetto). Come ho scritto più volte i nazionalismi nei sistemi confederali rimangono in vita ed a volte si amplificano, così come è avvenuto in questi giorni dove si è assistito a litigi tra leader come non si vedevano da anni. In Italia molti cittadini nutrono oramai sentimenti di odio per l'Olanda e viceversa. Così per gli altri Paesi. Questo fatto ci deve far riflettere. Per fortuna a bilanciare ciò c'è stata la scelta federalista solidale di messa in comune del debito. Per assurdo se i litigi possono minare il modello confederale spingendo verso una implosione nazionalista, il debito in comune può portare ad una esplosione confederale che ...

RECOVERY FUND: UN GRANDE SUCCESSO, INDUBBIAMENTE INEDITO MA TRAVAGLIATO di Giuseppe Lumia

L’Italia ha ottenuto  un grande successo. Insieme al Presidente Conte con il  Governo ha vinto tutto il Paese. Purtroppo adesso, anziché unirci per sfruttare al meglio questa straordinaria opportunità stabilendo  riforme e un utilizzo condiviso, rischiamo di far prevalere le consuete  divisioni e le polemiche tipiche dell’Italietta, che continua a far danni anche di fronte ad un risultato così netto e  decisivo.  È bene comunque mantenere un approccio progettuale e riflettere su due peculiari profili di questa travagliata esperienza che vanta una  notevole importanza storica. PRIMA RIFLESSIONE Va certamente apprezzata la portata innovativa dell’accordo, soprattutto con  riferimento alla quantità e alle caratteristiche delle risorse. Il Fondo ha una dotazione complessiva di 750 miliardi di euro, di cui 390  per sussidi. Per l’Italia si sono ottenute  le migliori condizioni: più di 80 miliardi di euro, finalmente a fondo perdut...