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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

GRAN BRETAGNA O PICCOLA BRETAGNA? di Salvatore Calleri

Per chi è un amante del Doctor Who ed è un cultore del britpop come il sottoscritto, l'ipotesi della brexit è l'equivalente di una coltellata... Una coltellata anche culturale. La brexit cancella di colpo la mia personale visione di grandezza mista ad ammirazione che nutrivo per oltre Manica. Detto questo penso che la Storia con la S maiuscola potrebbe essere impietosa con la Gran Bretagna di oggi. L'Europa di oggi alla Gran Bretagna deve moltissimo da un punto di vista storico: la sconfitta dei nazisti. Senza l'eroica resistenza britannica nei primi 2 anni della seconda guerra mondiale oggi in Europa saremmo tutti a marciare con il passo dell'oca. La storia è importante. Detto questo non posso quindi non essere preoccupato per un Paese che amo e che non ci sarà praticamente più a causa della brexit e non posso non notare come l'incontro Trump - May, senza voler togliere loro importanza, non sia lontanamente confrontabile, secondo la mia modesta opinio...

STATI UNITI D'EUROPA... UN SOGNO POSSIBILE di Salvatore Calleri

Quando dei leader europei attualmente in carica o degli ex leader parlano di Europa a due velocità in questo periodo politico... Sbagliano. Sbagliano in toto. E' bene essere chiari in proposito. Nel momento in cui l'Unione Europea viene messa duramente sotto attacco da Trump e dalla Le Pen,  i leader europeisti non possono fare una proposta divisiva che non affronta il tema principale che l'ha messa in crisi: l'eccesso di burocrazia e di rigore unita ad una moneta non moneta come l'Euro che ci avrà pure salvato, ma senza che nessuno tra la popolazione se ne sia accorto. La risposta non deve essere una UE a due velocità, in quanto il momento storico chiede altro. Il momento storico di fronte agli USA isolazionisti, ai Cinesi globalisti ed a una Russia tornata al massimo splendore richiede una risposta diversa da una UE a due velocità... Richiede gli STATI UNITI D'EUROPA. Una risposta forte in chiave geopolitica. Una risposta in grado di rimodellare la glo...

CI HA LASCIATO PREDRAG MATVEJEVIC di Claudio Gherardini

Ci ha lasciati Predrag Matvejevic e lascia un grande vuoto. Nato a Mostar dove visse la seconda guerra mondiale nella fame e nel sangue, è divenuto un faro della civiltà che non prevede muri di alcun genere. Candidato a un Nobel che non gli venne mai assegnato, scrisse "Breviario Mediterraneo" pietra miliare della letteratura europea e balcanica. Sua l'idea di definire alcuni regimi politici, oggi sempre più numerosi, "Democrature" e non credo che ci sia bisogno di spiegare cosa intendesse. Sempre mal visto dai tutti i politici dell'Europa orientale, era per natura privo di confini in ogni senso. I politici in genere gradiscono confini, muri, reticolati, e nei Balcani, poi, sono specialisti.  Figlio di padre russo e madre croato jugoslava, cittadino di Mostar, che non lo amava, è morto a Zagabria, nella capitale della Croazia che lo aveva condannato per aver definito i suoi colleghi croati dei talebani guerrafondai. Condannato a cinque mes...