LA VISIONE DELLA UNIONE EUROPEA MI SFUGGE di Salvatore Calleri

 

Ogni volta che devo scrivere della Unione Europea mi sembra di ripetere sempre le stesse cose... Ma tant'è visto che rimane sempre nella medesima crisi strutturale, bisogna insistere nel dire cosa non va.

Oramai è chiaro che il modello de facto confederale che la UE si è scelta, in barba al sogno di Ventotene e di Churchill, non funziona. 

Oggi con una guerra alle porte dell'Europa la UE non è assolutamente in grado di incidere se non in minima parte. 

Oggi in politica estera la UE è schiacciata dalle superpotenze Usa e Cina, schierata giustamente, ma da comprimaria, nella Nato.

La UE si era illusa, sbagliando, che le democrazie europee con il libero mercato, ossia la propria religione, avrebbero influenzato Paesi come Russia e Cina. Si sono visti i risultati. 


L'UE essenzialmente rimane un mercato ma ha perso la propria visione di futuro. Quale è questa visione mi sfugge. La UE tra l'altro è pure una democrazia sbilanciata nei poteri. Un parlamento eletto con meno poteri di una commissione nominata dal parlamento ma che de facto è distante dai cittadini che la vedono come una burocrazia imposta. Una UE che involontariamente favorisce i sovranismi nazionali in quanto nata col modello sbagliato.

Ora tra un anno si vota per il rinnovo del parlamento e si assisterà da un lato a chi spingerà verso il sovranismo nazionale e dall'altro a  coloro che si oppongono spingeranno sulla difesa, inutile dello status quo. Ebbene a costo di esser brutale lo status quo è una sorta di minestrina politica riscaldata.

Al contrario chi si è definito in passato europeista e chi si definisce attualmente tale tra un anno dovrà spingere verso il vero federalismo europeo con gli Stati che ci staranno. 

Solo un modello federale vero può sopravvivere nell'attuale contesto geopolitico. 


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